Ecco cosa scrive il segretario del Nuovo Partito d'Azione circa la sua candidatura alle primarie di coalizione del centrosinistra.
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Primi passi della campagna per la mia candidatura alle primarie
Primi passi della campagna per la mia candidatura alle primarie
E’ passata solo una settimana dal mio annuncio di accettazione della candidatura per le Primarie nazionali del centrosinistra voluta da tanti miei compagni di Partito.
Comincio a registrare anche le prime reazioni di autorevoli esponenti del centrosinistra appartenenti a vari partiti ed a varie aree. Non sono né irrispettose e neppure irritate verso questa candidatura (almeno quelle che ho verificato di persona finora, poi vedremo). Direi piuttosto sorprese e abbastanza curiose di dove secondo loro vogliamo andare a parare, per dirla in termini molto franchi. Sembra che le Primarie si faranno. Quando non si sa, ma si faranno. I due principali competitori, Bersani e Vendola, lo hanno stabilito nel corso di una loro colazione di lavoro svoltasi in un famoso (e costoso) ristorante romano. Quindi è un dato certo. Uno dei pochissimi dati certi, perché dei due competitori, Bersani non ha ancora ufficializzato la sua candidatura. Il segretario nazionale del PD non ha nessun interesse ad accelerare la ‘road map’ verso le Primarie perché a casa sua, nel PD, ha già troppe gatte da pelare per quanto lo statuto del PD tuttora stabilisca che il candidato del PD alle Primarie di coalizione debba essere necessariamente il Segretario Nazionale.
In ogni caso, anche se non ancora ufficialmente annunciata, la candidatura del segretario nazionale del PD è ovviamente data già per scontata. Lo si considera già in partita. Quindi ad oggi, dopo il mio annuncio di candidatura, i partiti del centrosinistra hanno già schierato tre candidati; io sono per il momento l’unico outsider, l’outsider assoluto. In attesa di altri possibili candidati devo riferirmi quindi a Bersani ed a Vendola, di cui, a dire il vero, non riesco ancora a capire quali sono le loro piattaforme programmatiche. Si ha la sensazione (fastidiosissima) che si tenda a fare delle Primarie una sorta di nuovo gioco di società ovviamente tutto interno al sistema di potere consolidato a cui i mass media non sono estranei (come dovrebbe essere in una sana democrazia liberale di massa), tutto interno alla casta oligarchica del centrosinistra, dove tutto si “deve” giocare sulla forza degli apparati, sui favori dell’establishment massmediatico (ci sono notizie di ridislocazione del gruppo editoriale L’Espresso-La Repubblica a favore di Vendola abbandonando Bersani). Ci sono troppi segnali dei ‘poteri forti’, anche di quelli estranei al centrosinistra, che stanno decidendo su chi dei due, tra Bersani e Vendola, a loro conviene puntare con tutta l’enorme potenza dei loro mezzi. Forza, potere, visibilità massmediatica; ci sono tutti gli ingredienti di una grande sfida all’interno del centrosinistra. Già, c’è tutto, meno la cosa essenziale, quella che riguarda il destino di milioni di persone, quella che riguarda i motivi per cui la gente decide di soffrire e di lottare a favore di questa coalizione; i contenuti alias le piattaforme programmatiche. In questo gioco di società tra i vecchi sovrani e nuovi principi sembra che, come al solito, del popolo e dei programmi non gliene importi niente a nessuno. Certamente, vaghi propositi sono affiorati nei vari discorsi dei due leaders, ma sarà stata disattenzione da parte mia, non sono riuscito ancora a conoscere le loro piattaforme programmatiche. Saltando da un forum all’altro mi è anzi sembrato di non essere l’unico a non aver avuto ancora la possibilità di fare una comparazione tra i programmi dell’uno e dell’altro. Si compete per ora solo sui personalismi, su carismi veri o presunti dei leaders; questo è il gioco che si vuole imporre, a quanto pare.
A me ed a noi azionisti,ma anche a tanti uomini e donne di centrosinistra, questo gioco non piace e sostengo che la legittimazione si crea (anche) sulla base del confronto sui programmi e sulla credibilità in rapporto ai punti programmatici proposti. Da candidato outsider voglio dare subito una indicazione di come dovrebbe essere una campagna democratica e trasparente sulle Primarie; voglio annunciare già da oggi il mio programma. Nelle prossime ore pubblicherò in questa mia pagina personale su Facebook il programma della mia candidatura per le Primarie, la mia proposta affinché il centrosinistra possa battere Berlusconi alle prossime elezioni politiche nazionali (quando si faranno). Fatto questo, nei prossimi giorni continuerò su questa strada e man mano pubblicherò le schede dettagliate dei singoli punti programmatici della mia piattaforma (non saranno più di sette, mica possiamo ripetere il librone dei sogni di Prodi di 280 pagine del 2008).
Nello stesso momento chiamerò tutti voi, anche se siete iscritti ad altri partiti del centrosinistra o non siete iscritti ad alcun partito, a partecipare, sollecitando spunti e suggerimenti utili da parte vostra
e ovviamente tornerò con una nota sui motivi che hanno spinto prima i miei compagni a propormi di candidarmi e poi hanno convinto me ad accettare questa proposta ed a ufficializzare la candidatura. Una cosa è certa; cercherò sempre di informare i lettori su come procede la campagna. Credo che la “rivoluzione democratica” di noi azionisti cominci anche da queste piccole cose.
Pino A. Quartana
6 commenti:
come al solito, mi sfugge il senso della candidatura di Quartana. Perché si candida? qual è esattamente il pacchetto di proposte che vuole realizzare? Ne sai qualcosa?
Ipse dixit:
"Nelle prossime ore pubblicherò in questa mia pagina personale su Facebook il programma della mia candidatura per le Primarie, la mia proposta affinché il centrosinistra possa battere Berlusconi alle prossime elezioni politiche nazionali (quando si faranno). Fatto questo, nei prossimi giorni continuerò su questa strada e man mano pubblicherò le schede dettagliate dei singoli punti programmatici della mia piattaforma (non saranno più di sette, mica possiamo ripetere il librone dei sogni di Prodi di 280 pagine del 2008)."
Ecco il programma di Quartana così come lo vedo su Facebook:
PROGRAMMA DEI SETTE PUNTI
1) Lotta alla povertà con introduzione di un reddito universale di cittadinanza e di altre misure di Welfare universalistico.
2) Manovra straordinaria decennale di rientro del debito pubblico fino al raggiungimento ed oltre della soglia massima del 60% del rapporto debito/Pil prevista dal trattato di Maastricht.
3) Legge-quadro contro la corruzione con confisca totale dei beni oltre un accertamento superiore ai 250.000 euro.
4) Legge-quadro contro l'evasione fiscale con confisca totale dei beni oltre un importo evaso accertato superiore ai 500.000 euro.
5) Nuova legge di confisca dei patrimoni mafiosi.
6) Legge-quadro contro la delocalizzazione delle aziende e degli impianti produttivi all'estero.
7) Lotta agli sprechi ed ai privilegi della Casta politica. Riduzione dei costi del sistema politico.
http://www.facebook.com/notes/pino-a-quartana/il-programma-della-mia-candidatura-per-le-primarie-del-centrosinistra/126337774091257
il solo punto che mi sembra sufficientemente definito è il primo, rispetto al quale però Quartana dovrebbe dirci dove esattamente intende prendere i soldi, evitando la risposta tipica: dalla lotta all'evasione fiscale; perché fa ridere i polli
I punti 2,3,4,5 e 7 mi sembra che possano abbondantemente rispondere, comunque, alla tua domanda. Che ognuno di questi punti vada sviluppato mi pare più che ovvio. Quartana dice proprio che intende esporli nel dettaglio durante questa campagna elettorale delle primarie.
Io continuo a restare dell'idea che il candidato alla guida della eventuale coalizione elettorare debba essere Bersani.
Massimo, a me pare invece che il punto 7 sia demagogico (la demagogia è testimoniata dallo stesso uso della parola "casta", vedi caso presente nel titolo di un ben noto bestseller italiano). Il punto 6 non si capisce che cosa sia in realtà e mi sembra piuttosto statalisticamente interventista, il che potrebbe anche andare, ma non si capisce proprio cosa sia. Idem con patate per il 5. per il 4 vedi punto 7. per il 3 idem. 2 è ridicolo come punto.
Ti ripeto l'unico punto un po' definito è il primo, a patto di fornirci un quadro che lo renda credibile quanto a fattibilità (dove prendi i soldi?), a patto di accennare a un quadro normativo per metterlo in atto.
Vedo molta poca roba. e la cosa non mi sorprende.
Questi signori politici che conosciamo tutti, da quanto tempo fanno politica? Quanto tempo hanno impiegato per mettere in atto strategie di alleanze, attacco etc?
E quanto poco tempo per approntare soluzioni curate nei dettagli per affrontare questo o quel problema specifico? Hanno le competenze per farlo?
Questi sono i risultati di decenni buttati nella politica?
Luigi,
il punto 7 è uno dei cavalli di battaglia del neoazionismo. Vedi il primo punto del programma del partito.
Dello stesso tenore i punti 10, 21, 24 e 26 dello stesso programma del partito.
Il punto 6 del programma del candidato alle primare Quartana mi sembra una novità ed in quanto tale dovremmo chiedere a lui direttamente che intende. Ci sono modi anche opposti per perseguire l'obiettivo di cercare di non fare andare all'estero gli investimenti aziendali. Conoscendo Quartana ed i suoi "economisti" è probabile che non concorderei con gli strumenti di politica economica che adottarebbe per perseguire tale obiettivo.
Anche il punto 5 riprende un punto del programma del partito, il punto 25.
Punto che comunque va di certo approfondito.
Il punto 4 di Quartana, a dire il vero, può essere condiviso o meno, ma di certo mi sembra abbastanza chiaro a tal punto che facilmente potrebbe essere tradotto in articolato di legge e lo stesso può dirsi del punto 3.
Il punto 2 di Quartana è approfondito un po' dai punti 4 e 8 del programma del partito.
Tu perché lo giudichi ridicolo?
Trovi qui il programma del Nuovo Partito d'Azione:
http://www.nuovopartitodazione.it/ita/nuovopartitodazione_programma.htm
Sulla questione più generale che poni circa la nostra classe politica non farei di tutta l'erba un fascio poiché mi pare che Quartana ed il Nuovo Partito d'Azione pongano molta attenzione allo studio della realtà ed alle soluzioni che intendono adottare ai problemi che individuano. Tali soluzioni possono essere condivise o meno ed ho pubblicato questo suo scritto proprio per dare il mio piccolo contributo al dibattito politico poiché vedo positivamente la sua candidatura. Se le primarie di coalizione sono fatte a dovere ognuno di tali punti programmatici può essere messo a confronto con altri punti di vista, può essere smontato e ciò vale anche per i programmi degli altri candidati.
La candidatura di Quartana pone molta più attenzione proprio alle proposte politiche piuttosto che alla poesia di Vendola o alle urla ed ai toni da vilipendio delle istituzioni di Di Pietro e Grillo. Citandoli tutti, ripeto, io resto per Bersani, poiché proprio di studio della realtà e di applicazione di soluzioni politiche ed economiche si è occupato nella sua carriera politica essendo uno dei migliori presidenti di regione così come uno dei migliori ministri che la Repubblica abbia avuto. In un altro Paese Bersani come tale verrebbe riconosciuto, ma siamo in Italia ed appunto la gente seria che studia e che realmente attua una politica "del fare" non viene riconosciuta come tale.
Limitandoci ai decreti Bersani, per approfondirne la conoscenza puoi visitare le seguenti pagine:
http://www.autorita.energia.it/docs/riferimenti/bersani.htm
http://www.autorita.energia.it/docs/riferimenti/decreto_991111.htm
http://www.governo.it/GovernoInforma/documenti_ministeri/sviluppo_economico/pacchetto_Bersani.pdf
http://www.altalex.com/index.php?idnot=34368
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