domenica 28 febbraio 2010

Il bipolarismo non è malattia mentale

Il disturbo bipolare non è, in senso medico, una malattia, così come non lo è essere zoppi o miopi o down o avere la pressione bassa o alta. Ognuna di queste condizioni ha a che fare con la salute in modi totalmente diversi, nessuna di queste condizioni, però, è considerata dalla scienza medica come una malattia, come, invece, il morbillo o l'influenza o la peste o l'AIDS o la schizofrenia. La persona affetta dal disturbo bipolare non è "malata mentale", per quanto vogliamo chiamarla volgarmente matta o pazza, se proprio ci fa piacere... Dovremmo, però, evitare di essere offensivi, evitare quello che viene chiamato stigma sociale.

giovedì 18 febbraio 2010

Umani gli israeliani?

Tratto dal sito www.israele.net
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Il vero volto di Israele

di Daniel Doron
La missione di soccorso israeliana ad Haiti si è guadagnata elogi internazionali. Ma la cosa più notevole è lo stupore che è stato espresso dai mass-media per quanto fossero efficienti e umani i soldati delle Forze di Difesa israeliane. Possibile? Efficienti e umani gli israeliani?
Si può ancora ammettere che gli israeliani siano efficienti. Da anni ci viene detto quanto siano abili i soldati israeliani nel combattere i terroristi. Per cui è comprensibile che siano riusciti ad arrivare così rapidamente sulla scena del disastro, anche se si trovava a più di 8.000 chilometri da Israele, e che prima che chiunque altro avesse messo in piedi un misero ambulatorio, abbiano messo in funzione un intero ospedale da campo perfettamente attrezzato.
Ma umani? Non sono forse gli stessi israeliani che usano carri armati contro i bambini armati solo di fionde, non sono forse quell’esercito che tutti accusano di fare continuamente un uso eccessivo della forza? Mio dio, non è possibile che l’esercito di quel “piccolo paese di merda” (per citare un ambasciatore francese a Londra di qualche anno fa) agisca con tanta, toccante umanità. Non è così che eravamo abituati a immaginare i soldati ebrei.
Per coloro che realmente conoscono Israele – cioè, che lo conoscono non soltanto attraverso le lenti distorte dei mass-media – l’efficienza del suo sforzo di soccorso e la sua umanità non costituisco affatto una sorpresa. È un paese che da decenni è costretto a vedersela con le atrocità dei terroristi, il suo esercito popolare è per lo più composto da riservisti che difendono letteralmente le loro case. Per cui sono fortemente motivati a eccellere nelle opere di soccorso, anche a rischio della loro stessa vita.
I soldati israeliani hanno fatto un sacco di dolorosa esperienza nel rimuovere morti, mutilati e ustionati da sotto tonnellate di macerie e ferri contorti in molti paesi, dalla Turchia alla Tailandia. Purtroppo sono diventati molto competenti in questo campo.
L’esercito di Israele fatto di cittadini riflette il grosso del paese, nel bene e nel male. I mass-media del mondo sono bravissimi nel dare massima pubblicità solo al secondo aspetto (sì, è vero, gli israeliani non sono sempre così garbati e ossequiosi come i mass-media stranieri li vorrebbero; e poi, sì, capita che possano essere parecchio aggressivi, altrimenti non sarebbero sopravvissuti un solo giorno in questo insanguinato Medio Oriente). Per cui, ci sia permesso riequilibrare un po’ il quadro con alcuni qualche di fatto.
A dispetto dell’immagine degli israeliani come un popolo di bellicosi intolleranti, la realtà è che essi sono forse una delle popolazioni più misurati e tolleranti. Ridicolo? Si consideri il fatto che, anche subito dopo le decine di attentati terroristici arabo-palestinesi contro civili israeliani, quando i corpi martoriati di bambini, donne e anziani non erano ancora rimossi, arabi palestinesi i cui compatrioti e forse addirittura parenti avevano commesso e rivendicato quelle atrocità, continuavano ad aggirarsi con la massima tranquillità in ogni parte del paese. Certo, i mass-media possono sempre esibire una o due immagini di qualche piccola banda di adolescenti isterici che, subito dopo una di queste atrocità terroristiche, agitano i pugni gridando “morte agli arabi”. Ma non si è mai vista nessuna folla prendersela, men che meno far del male o uccidere dei passanti arabi. Profondamente addolorati, talvolta veramente atterriti (non puoi mai sapere quando e dove colpirà il prossimo attentato, con i terroristi che arrivano a piazzare esplosivi a scoppio ritardato per colpire chi accorre in aiuto), nondimeno gli israeliani hanno sempre dimostrato un autocontrollo quasi sovrumano, non dando mai libero sfogo alla loro rabbia su innocenti passanti arabi.
Per decenni, centinaia di migliaia di palestinesi (prima degli Accordi di Oslo; decine di migliaia dopo) hanno trovato lavoro all’interno di Israele. Ad eccezione di circa tre incidenti che hanno visto all’opera degli aggressori mentalmente squilibrati, non sono mai stati lesi, e hanno sempre goduto della libertà di movimento.
Quanti paesi possono garantire che i loro cittadini agirebbero con altrettanto auto-controllo? Che, come gli israeliani, dimostrerebbero straordinaria tolleranza astenendosi dal prendersela con arabi i cui compatrioti avessero appena commesso atti di così grande ferocia, rivendicandoli e gloriandosene?
E quanti cittadini di altri paesi tollererebbero, come gli abitanti di Sderot e di altri villaggi vicini alla striscia di Gaza, anni di lanci di razzi casuali e implacabili? Nella maggior parte dei paesi possiamo star certi che quei cittadini dopo poche settimane (non mesi o anni) eserciterebbero fortissime pressioni sul loro governo per spingerlo a fare qualcosa – sì anche ritorsioni e colpo mirati contri i capi terroristi – pur di porre fine a tali attacchi. Gli israeliani non l’hanno fatto. Ci sono voluti più di sette (sette!) anni prima che reagissero. Lo definireste un comportamento bellicoso e aggressivo? C’è piuttosto da chiedersi se sia ragionevole un autocontrollo così estremo?
Vi sono molti altri esempi della tolleranza israeliana. Ad esempio, basta visitare un ospedale israeliano per restare stupiti dalla quantità di arabi di Cisgiordania che vi vengono curati: curati come qualunque israeliano, senza un’ombra di discriminazione.
Per cui sì, una volta tanto ciò che abbiamo visto coi nostri occhi è proprio la realtà, anche se contrasta con l’idea creata dai mass-media. Ciò che si è visto nei servizi da Haiti – le straordinarie scene di israeliani che rischiano la vita nello sforzo di salvare altre persone per il solo fatto che sono altri esseri umani – quello è il vero volto di Israele. E riflette fedelmente la vera natura di un popolo che, anche sotto attacchi prolungati, strazianti e sanguinosi, riesce a preservare la propria umanità.
(Da: Jerusalem Post, 10.2.10)

lunedì 15 febbraio 2010

San Valentino

Ieri era san Valentino. A mio modesto parere, è bene commemorare san Valentino. L'importante è non festeggiare in maniera stereotipata o comunque come i mezzi di comunicazione di massa vogliono che festeggiamo. Io lo faccio ormai innamorandomi di chiunque incontro e facendo gli auguri a chiunque sia innamorato ed avendo pena per chi non lo è... Il 14 febbraio, quindi, per me è il giorno in cui pongo attenzione all'innamoramento mio e del mio prossimo, come fece, appunto, san Valentino che, si narra, univa in matrimonio giovani coppie alle quali l'imperatore aveva negato il consenso e forse fu il primo a congiungere in matrimonio una persona pagana con una di fede cristiana. In questo giorno si ricorda il martirio di un cristiano che disobbediva al potente prepotente di turno per obbedire alla sua coscienza in nome dell'Amore. L'ultima sua lettera fu per la figlia di chi lo imprigionò e martirizzo, poiché di quella donna Valentino era innamorato. San Valentino va festeggiato ricordando il santo, il suo esempio di vita e cercando di imitarlo oggi. Non abbiamo bisogno di questi comportamenti oggi? Un san Valentino dei nostri tempi quindi, per me è Don Franco Barbero, che sposa gli omosessuali.

sabato 13 febbraio 2010

Ricordando Modugno

Ho appena ascoltato alla radio "Meraviglioso", cantata prima da Modugno e poi dai Negramaro, che hanno fatto di recente (2008) una cover di questa bella canzone, il cui testo è di Riccardo Pazzaglia. Mi piace la canzone ed amo ricordare qui l'impegno politico di Modugno, che iniziò con espressioni pubbliche di simpatia verso il Partito Socialista Italiano, al quale aveva donato i diritti d'autore della canzone "L'anniversario", composta nel 1973 in occasione della campagna per il "no" al referendum sull'abrogazione della legge Fortuna-Baslini, che aveva introdotto il divorzio in Italia nel 1971. L'attività politica di Modugno si rafforzò nella seconda metà degli anni '80, quando, impressionato dall'attività a favore dei disabili del Fronte Radicale Invalidi, si interessò alle iniziative del Partito Radicale, per il quale si candidò alle elezioni politiche del 1987. Fu tra i deputati della Camera nella X legislatura. In parlamento il suo impegno fu principalmente rivolto alla tutela dei diritti dei disabili e sulle norme riguardanti gli artisti.

Da siciliano amo pure ricordare l'amore di Modugno per la Sicilia ed il suo dialetto, ma ancor di più la battaglia a favore dei ricoverati dell'ospedale psichiatrico di Agrigento, che subivano condizioni di vita disumane, nonostante la legge Basaglia fosse entrata in vigore ormai da un decennio. Riuscì, nel 1988, a far chiudere l'ospedale, e dedicò ai ricoverati un concerto. Fu il primo concerto che Modugno tenne dopo la sua malattia. Modugno fu più volte ospite del Centro Culturale Pier Paolo Pasolini, accolto con grande simpatia ed affetto. Venne pure eletto, nel 1990, sempre ad Agrigento, consigliere comunale.

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Meraviglioso

E' vero
credetemi è accaduto
di notte su di un ponte
guardando l'acqua scura
con la dannata voglia
di fare un tuffo giù uh
D'un tratto
qualcuno alle mie spalle
forse un angelo
vestito da passante
mi portò via dicendomi
Così ih:
Meraviglioso
ma come non ti accorgi
di quanto il mondo sia
meraviglioso
Meraviglioso
perfino il tuo dolore
potrà guarire poi
meraviglioso
Ma guarda intorno a te
che doni ti hanno fatto:
ti hanno inventato
il mare eh!
Tu dici non ho niente
Ti sembra niente il sole!
La vita
l'amore
Meraviglioso
il bene di una donna
che ama solo te
meraviglioso
La luce di un mattino
l'abbraccio di un amico
il viso di un bambino
meraviglioso
meraviglioso...
ah!...
(vocalizzato)
Ma guarda intorno a te
che doni ti hanno fatto:
ti hanno inventato
il mare eh!
Tu dici non ho niente
Ti sembra niente il sole!
La vita
l'amore
meraviglioso
(vocalizzato)
La notte era finita
e ti sentivo ancora
Sapore della vita
Meraviglioso
Meraviglioso
Meraviglioso
Meraviglioso
Meraviglioso
Meraviglioso

venerdì 5 febbraio 2010

Su Craxi, con il senno di poi

Passa il tempo... Ero un adolescente comunista anche anticraxiano. Dopo essere stato iscritto ad una associazione socialista (Socialismo è Libertà di Formica), che aveva come scopo la rinascita del Partito Socialista (che mi ha poi pure deluso) penso che Craxi non era il peggio della politica italiana della sua epoca ed ha i suoi meriti ed i suoi demeriti. Non era bene osannarlo o al contrario demonizzarlo in vita, non è bene farlo neppure ora, a mio modesto avviso.