mercoledì 28 febbraio 2018

Il reddito di cittadinanza

Sono per il reddito di cittadinanza. Per reddito di cittadinanza intendo proprio un reddito che venga dato al cittadino di un territorio, finché il principio non sia esteso a tutta la Terra, ed in quel caso diverrebbe reddito di esistenza. Il principio su cui mi baso è quello geoista, secondo il quale ogni persona ha il diritto ad accedere alle risorse della natura, senza le quali non possiamo fare nulla. Essendo tale diritto impraticabile nel senso diretto, dato che esse sono limitate, bisogna risarcire coloro che vengono esclusi dall'accesso ad esse ed il reddito di cittadinanza può essere tale risarcimento. Ciò che io intendo non mi sembra, quindi, che sia ciò che propone il M5S, che non mi pare faccia menzione del geoismo.
 
Essere cittadini di un luogo, arricchisce quel luogo. Perché se hai qualche metro quadro in un luogo deserto non ti vale nulla e se lo hai in un centro abitato vale molto di più? Il proprietario delle metrature nel centro urbano ha fatto qualcosa in più per avere quella differenza di ricchezza rispetto al proprietario di metrature della stessa dimensione in un luogo deserto?
 
Le risorse naturali sono limitate, scarse e già le troviamo ripartite e quindi, per quanto possa essere volenteroso, qualcuno rimane escluso dalla possibilità di appropriarsene. Se riconosciamo il principio che ognuno ha il diritto all'accesso alle risorse della natura, chi ne viene escluso deve essere, per lo meno, risarcito. Riconoscere un diritto a qualcuno significa che qualcun altro ha un obbligo. Abbiamo stabilito di tutelare la proprietà, giustissimamente. Tutelare la proprietà su qualcosa di qualcuno significa che tutti gli altri sono tenuti a non toccare tale proprietà, se non con il permesso del proprietario. Perché tutelare la proprietà e non il risarcimento per il fatto che non tutti, oggettivamente, possono essere proprietari relativamente alle risorse naturali? Se uno si accaparra di qualcosa che originariamente non era di nessuno ed esclude gli altri dal poterla avere, mi pare il minimo che li risarcisca.
 
Il diritto al reddito di cittadinanza lo vedo per chi vuole essere cittadino e non darei la cittadinanza a tutti, ma solo a chi vuole e riesce a competere sul mercato, attraverso, ad esempio, associazioni che contrattino tale diritto sul mercato con i proprietari, che se vogliono avere riconosciuto il loro diritto di proprietà, devono scendere a compromesso, contrattando con i non proprietari. Nulla di statalista, quindi, nella mia proposta, anzi, al contrario, mi sembra l'idea più in linea con la libertà economica e di mercato che esista. Il diritto al reddito di cittadinanza lo fondo su base geoista. Si tratta anche di qualcosa di pragmatico, per mantenere l'ordine, senza la quale l'ordine salta, non riuscendosi più a tutelare adeguatamente proprietà e persone, basandomi su: geoismo, georgismo e geolibertarismo. Il concetto di reddito di cittadinanza è di molto più antico rispetto alla proposta del M5S, che, anzi, reddito di cittadinanza non mi sembra.
 
Nel socialismo statalista dei regimi denominati "comunisti" nessuno poteva avere nulla se non lavorava ed anzi si obbligavano tutti a lavorare e spesso anche gli si imponeva un tipo di lavoro ben preciso. Ciò che ho in mente è chiaramente di tutt'altro tenore, anzi, proprio di segno opposto! Anch'io intendo socializzare la proprietà, ma in una maniera che rispetta ancor di più la proprietà individuale, paradossalmente! Di certo ciò che penso è tutt'altro che statalista! Ad oggi, purtroppo, vengono dati soldi pubblici a troppe cose che non dovrebbero essere affatto finanziate, a mio avviso. Dovremmo tagliare tanta ma proprio tanta roba e semplificherei anche il sistema fiscale in maniera radicale. C'è chi propone la flat tax, io addirittura sono per la sigle tax georgista. La mia idea sul reddito di cittadinanza si inserisce pienamente, inoltre, in una concezione dinamica dell'organizzazione sociale. La considero pienamente liberale anche nel senso gobettiano, per come capito Gobetti, del quale mi innamorai fin da ragazzo, leggendo la sua Rivoluzione Liberale.

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