sabato 28 agosto 2010

Santo dubbio

La Bibbia va letta con umiltà e non pensando di essere già dalla parte giusta, a mio modesto avviso. Umiltà significa anche pensare che la nostra personale interpretazione può essere arricchita da quella altrui. Le diverse interpretazioni, quindi, non necessariamente creano distanze e possono, anzi, dal mio punto di vista, maggiormente avvicinare chi la pensa in maniera diversa. In questo mio modo di vedere un cattolico per la riforma della chiesa e delle chiese come me ed un evangelico pentecostale fondamentalista possono solo arricchirsi vicendevolmente nel dialogo. A volte posso pure pensare che egli non interpreta bene la Bibbia ed a volte egli lo può pensare di me, ma se pensiamo entrambi che siamo tutti e due in buona fede e se pensiamo che mettiamo l'amore verso l'altro al primo posto e se pensiamo che le nostre idee forse non coincidono con quelle del Signore perché possiamo anche sbagliarci perché siamo umani e dobbiamo riconoscerci umilmente tali, ovvero peccatori, allora credo che il nostro dialogo sarà fecondo e sarà una sorta di preghiera rivolta da entrambi all'Eterno. Pretendere con certezza di conoscere il pensiero del Signore per me è bestemmia. Quando qualcuno parla non sarò mai certo a tal punto da pensare senza alcun dubbio che egli intenda proprio ciò che ho capito. Questo vale ancor di più per il Signore, che è infinitamente più di me. Posso travisare le parole di chiunque, immaginiamoci se non posso travisare il pensiero del nostro Padre celeste.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non sapevo che il padre celeste fosse un mostro!

Massimo Messina ha detto...

Anonimo,
chi sei? Ho appena corretto l'errore.