mercoledì 11 settembre 2013

Berlusconi e la grazia, secondo Schlag


BERLUSCONI e LA GRAZIA
 Di Schlag

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Nel kolossal “QUO VADIS?”, subito dopo che Ursus ha suscitato l'entusiasmo del popolo romano salvando la bella Licia dalle corna del toro (che invece – secondo le malvage aspettative di Poppea-Nerone – avrebbe dovuto ridurla in fricassea),
l'innamoratissimo Marco Vinicio, tribuno ed eroe di guerra, chiede la GRAZIA per Licia, alimentando l'emozione popolare - suscitata da quella formidabile esibizione di forza, valentia e dedizione – col denudarsi il torso per esibire le sue numerose cicatrici militari:
ed é certo tecnica un po' mercantilistica, ma sempre valida, il domandare qualcosa buttando, come contrappeso, sul piatto della bilancia i propri eventuali meriti: amato popolo, ritengo d'aver fondato diritto di chiederti questo, perché per servirti non ho certo risparmiato né il mio sangue né il mio sudore!
Tema d'attualità: 
Magari – poiché ho sempre guardato Berlusconi con sospetto – Voi direte io non possa essere un giudice ob-biettivo nei suoi confronti; allora sfido pubblicamente altri ad assumerne la difesa ed a rintracciargli qualche benemerenza, contrappesante un'eventuale grazia:
secondo me - divenuto santo (e Premier) solo grazie ai peccati altrui ed anche se potentemente assecondato dal compagno PRODI e dalla Casta tutta -  ha ricevuto in consegna, un'Italia abbastanza benestante e settima potenza economica mondiale,
per restituirla, dopo appena un ventennio – in cui ha utilizzato il potere esclusivamente per gli affaracci suoi, senza invece nulla attivare di quanto ci si aspettava da lui - in stato agonico e prefallimentare, con assolutamente tutti i fondamentali polverizzati:
mentre prestigio e credibilità nazionale son rotolati nel fango, gli unici indici schizzati alle stelle sono purtroppo quelli della disoccupazione, del disagio sociale, del debito pubblico, del carico fiscale
(e sia chiaro che non é colpevole delle tasse chi materialmente le mette, quanto chi le rende necessarie), della diabolica burocratizazione, del tempo di risoluzione delle controversie civili, del ritardo di decisione di quelle penali ecc.ra., talché ora – essendo divenuta sovrumana l'opera di risarcimento, di così tanta spensierata e deplorevole devastazione – oltre alla Terra dovranno intervenire anche il Cielo, Ognissanti, i Titani ......perché ormai noi non possiamo più permetterci di rifiutare l'aiuto di nessuno, tantomeno d'un po' di culo!
Conclusioni di Schlag:

a) Chi l'ha fatta grossa é bene che la copra; e allora, nel caso della grazia per Berlusconi, meglio pietosamente evitare, di  marcoviniciamente denudare cicatrici: le numerosissime nostre non tornerebbero certo a suo merito, ed in quanto alle sue, al MASSIMO, dovremmo ricercarle nel MINIMO........ ossia giusto nella rottura del frenulo da qualche senile defloratio al viagra!
b) Quando, magari tra duemila anni, gli archeologi ritroveranno il suo teschio – ma non quelli del popolo-bue e lobotomizzato che lo elesse – proprio non riusciranno a capacitarsi di come simile modesto e minorato padrino fosse riuscito ad imporsi ed a presiedere un popolo, che era stato di santi, di poeti, di scienziati, di navigatori e trasmigratori!
Bah! Gli sia lieve la terra... che non potrà che esserglielo: ma giusto e solo per non mescolarcisi!

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