Quando per Chiesa intendiamo la chiesa cattolica, allora faremmo bene a scrivere Chiesa Cattolica, se lo considerassimo nome proprio di una chiesa. Io non lo considero tale, anche perché di chiese cattoliche ve ne sono più di una e non tutte sono in piena comunione con la Chiesa Cattolica Romana. Le chiese vetero-cattoliche, alle quali mi sento molto vicino, ad esempio, riconoscono il primato papale, come successore di Pietro, ma rifiutano il dogma dell'infallibilità.
Molte altre chiese cristiane si definiscono "Chiesa Cattolica" o una sua componente, tra queste la Chiesa Ortodossa d'Oriente, la Chiesa Ortodossa d'Occidente, le chiese luterane e anglicane, la Chiesa Cattolica Tradizionalista ed altre chiese cristiane. Nessuna di queste riconosce il papa come autorità infallibile e nessuna di queste fa parte della Chiesa Cattolica Romana.
Sono cattolico e vivo quest'appartenenza come un'adesione morale, sentimentale e culturale ad una grande tradizione religiosa, non come un'adesione ad un'associazione, che ha un'organizzazione ben precisa. Chiesa non è nome proprio di nessuna delle denominazioni religiose in genere, cristiane in particolare e, ancora più nello specifico, neppure di nessuna delle denominazioni cattoliche! Infatti ognuna di esse, compresa quella Cattolica Romana (considerandola con l'insieme delle chiese particolari ad essa in comunione), aggiunge al termine Chiesa degli aggettivi nella propria denominazione ufficiale o di corrente uso. Si può decidere di chiamare Chiesa una delle chiese cattoliche, quella più potente e rilevante socialmente e politicamente (specie in Italia), ma non condivido tale decisione e mi provoca imbarazzo, da cattolico, pur se nel senso che ho appena specificato.
Vorrei abolire l'art. 67 della Costituzione. Vorrei un parlamento fatto da parlamentari che si sappia il più possibile quali interessi difendono. Non ho nulla contro il sistema dei gruppi d'interesse tipo quello statunitense. In Italia, invece, si riempiono la bocca di espressioni che evocano l'interesse generale per farsi sempre poi i propri interessi particolari attraverso quelli che dovrebbero essere pubblici poteri.
La Costituzione stabilisce principi su cui deve fondarsi l'intero ordinamento e ciò mi va più che bene. Quando stabilisce principi che debbono essere rispettati dalla legge ordinaria (violando la quale si hanno sanzioni) lo accetto. Se stabilisce principi di comportamento, senza stabilire sanzioni relative alla violazione di quei principi, non lo accetto.
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