Non frequento attualmente nessun gruppo religioso e neppure vado in chiesa solitamente. Sono pochi, che io sappia, i preti con cui concorderei. Uno di questi è padre Resca, viceparroco della Parrocchia S.S. Pietro e Paolo di Catania. Egli è di certo di mente molto aperta e vive il suo ministero secondo lo spirito del concilio Vaticano II, mentre, per ciò che io ne sappia, difficilmente riesco a vedere molto di quello spirito nei vari gruppi cattolici che, appunto, non riesco a frequentare anche per questo. Di padre D'Antoni, parroco della Chiesa di Bosco Minniti (SR), ho avuto notizia esclusivamente tramite il web. Qui a Niscemi, invece, ho avuto modo di conoscere padre Giugno, il quale, dalle poche battute che ci siamo scambiati, mi pare pure molto aperto ed intelligente. Di riforma nella chiesa e nelle chiese ce n'è davvero di bisogno, in quella cattolica oggi più che in altre. Del concilio Vaticano II mi pare che non ce ne sia alcuna traccia visibile in giro se ci atteniamo all'informazione che danno i mezzi di comunicazione di massa. So che la realtà non è soltanto quella che ci viene presentata dai mezzi di comunicazione di massa, ma di certo molta realtà finisce per assopirsi e/o per adeguarsi acriticamente a quello che ci viene presentato. A proposito di mezzi di comunicazione di massa, lodevole trovo le parole del vescovo di Mazara del Vallo Mogavero sul decreto salva liste. Egli, infatti, il 7 marzo scorso, in seguito al decreto "interpretativo" emesso dal Governo Berlusconi per la riammissione delle liste elettorali del PDL nel Lazio ed in Lombardia, fece la seguente dichiarazione durante un'intervista: «Cambiare le regole del gioco mentre il gioco è in corso è un atto altamente scorretto. La democrazia è una realtà fragile che ha bisogno di essere sostenuta e accompagnata da norme, da regole, altrimenti non riusciamo più a orientarci».
L'intervento non è stato condiviso dalla Conferenza Episcopale Italiana (di cui Mugavero fa parte in quanto presidente del Consiglio per gli Affari Giuridici), che ne ha preso le distanze. Evidentemente alle CEI ufficialmente interessa poco la legalità!
16 commenti:
Salutami padre Giugno, nella speranza che si ricordi del sottoscritto.
luigi
ps. perché non la levi la camurria di riconoscere le lettere. è demenziale.
Luigi,
porgerò i tuoi saluti a padre Giugno appena lo vedrò. La "camurria demenziale" continuerà ad esserci perché la ritengo opportuna e perché, anche se non la ritenessi tale, non so neppure come si toglie. Appena avrò del tempo vedrò se posso toglierla e mi riporrò la questione se toglierla o no. Se proprio ti dà fastidio puoi usare un account di Google (so che ne hai già almeno uno) cliccando su "Resta connesso" e facendo salvare al tuo browser il tuo indirizzo di posta elettronica e la tua password e così ti semplifichi autonomamente la navigazione nel mio sito ed in tutti quelli del circuito di Google.
Non essere così pessimista! Di preti con le p..... ce ne sono , solo che non fanno carriera , comunque riescono ad animare diverse comunità.
Se ti interessa posso passarti alcune segnalazioni.
Cordialità.
Tony
Veramente si trovano solo preti con le palle, perché le donne sono escluse dal sacerdozio.
l.
Tony,
benvenuto nel mio blog. Pensi che io sia pessimista? So già che esistono buoni preti ed alcuni, appunto, li ho citati in questo post. Altri li ho citati in quest'altra pagina del mio blog:
http://nonviolento.blogspot.com/2009/11/preti-contrari-allimposizione-della.html
Parlami dei preti che conosci tu. Ne conosci di buoni preti postconciliani siciliani o che svolgono il loro ministero in Sicilia?
Luigi,
non è vero che i preti sono solo di sesso maschile, poiché non esiste solo la chiesa cattolica romana.
Non ho detto che tutti i preti hanno le palle, ma che "si trovano" solo preti con le palle. Infatti, guardandomi intorno, "trovo" solo preti con le palle.
l.
ps. ancora non hai tolto tutte le camurrie!!!!!!
Tony,
ovviamente volevo scrivere "postconciliari".
Luigi,
che palle!
appunto, hai visto quante palle!!!
Comunque, vedo che ancora non hai tolto il riconoscimento delle parole per lasciare un commento. Questa volta mi tocca riscrivere: IMITENL. Mah!
Luigi,
ho studiato come togliere la camurria e la toglierò appena posso. Infatti la connessione che ho attualmente non me lo permette, abbi pazienza. Se poi il blog viene invaso dai bot allora la rimetto!
OH, finalmente!
questa volta mi è toccato riscrivere: PLATER. è un sistema che sfida il calcolo delle probabilità perché nemmeno una volta è capitata una parola significante.
domenticavo. perché a volte mi riconosce l'account google (in queste volte è chiaro che non ho bisogno di riscrivere il nome) e altre volte (cioè la maggioranza) no?
ps. NORAISP
Luigi,
se le parole fossero significanti si troverebbero in vocabolari e così potrebbero essere usate dai bot.
A me riconosce sempre l'account Google. Che browser usi? Io Opera e te lo consiglio.
Il tradizionale Internet Explorer. Non lo so però se è una questione di browser.
ps. forse PRAPHRIS, speriamo, se no mi toccherà riscrivere tutto da capo
Luigi,
non perdi più tempo così a ricopiare 'ste parole nei commenti?
APIDUMSD
Anonimo,
non ho parole.
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