venerdì 19 marzo 2010

Povera patria!

Non esiste un'indifferenziata "magistratura", bensì esistono i magistrati, i quali non devono fare giustizia, bensì applicare la legge. Nessuna legge ad oggi impone che chi è indagato non possa essere candidato alle elezioni, che dovrebbero essere democratiche ed in quanto tali non dovrebbero essere influenzate dal magistrato di turno che, se ci fosse una legge che impedisse la candidatura di un indagato, avrebbe un potere enorme sulle sorti elettorali. Viviamo ormai in uno strano, stranissimo Paese e mi rendo conto che la responsabilità maggiore di queste "stranezze" stà nell'azione politica di Silvio Berlusconi, che ha fatto di tutto per dissolvere ogni possibilità della destra nazionale di divenire in qualche modo simile alle destre liberali europee (ma Fini cerca in ogni modo di resistere e paradossalmente da postfascista è oggi il rappresentante della speranza liberale della destra italiana), ha ridotto al suolo ogni tipo di sinistra tradizionale (comunista, socialista, liberale), ha prosciugato i voti del centro democristiano ed ha scelto per tutti noi che il suo oppositore fosse un demagogo come lui, ovvero Di Pietro (non riuscendo a cooptarlo nel suo partito come inizialmente voleva). Quest'ultimo è un questurino, un ottimo poliziotto. È stato un buon magistrato ed ha nel sangue ciò che faceva come PM e mi spiace che non abbia continuato a svolgere quel mestiere che gli era proprio e che avrebbe fatto nel migliore dei modi e svolgendo un'attività meritoria per il Paese. Ha scelto la via comoda del consenso popolare per darsi alla politica e ha fatto del suo partito un'impresa personale e familiare. Oggi il suo movimento è così cresciuto (anche grazie alla politica sciagurata di Veltroni) che si rende conto egli stesso che una gestione personalistica del partito non va più bene, ma non riesce ancora fare dell'IdV un sano partito di opposizione che formi una classe dirigente credibile come alternativa di governo, come in qualche modo, invece, cerca di fare il PD, che è travolto da tutto ciò e dalle sue precedenti politiche (ribadisco) sciagurate di Veltroni e compagnia.

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