Parti del discorso
Come in altre lingue, anche in talikwo le parole sono composte da una radice e da suffissi e prefissi.
Sostantivi
In talikwo i sostantivi al singolare hanno il suffisso -o, al plurale -i e ciò vale sia per i maschili che per i femminili.Esempi:
Talikwo
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Italiano
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Singular
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Plural
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Singolare
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Plurale
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owto
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owti
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cane
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cani
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satwiso
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satwisi
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panino/sandwitch
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panini/sandwitches
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wilo
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wili
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essere umano/figlio/figlia
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esseri umani/figli/figlie
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wiliwo
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wiliwi
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donna/figlia
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donne/figlie
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wilolo
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wiloli
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uomo/figlio
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uomo/figlio
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In questo il talikwo differisce dall’esperanto, derivando la desinenza del plurale dall’ido, un’altro esperantido. Come pure dall’ido deriva il suffisso per ricavare dalla radice il genere maschile -ol-, mentre per il femminile abbiamo -iw-, che è il suffisso dell’esperanto (ed anche dell’ido) per formare il femminile -in-, ma talizzato.
Aggettivi/avverbi
La desinenza per gli aggettivi/avverbi è -a. Mentre in esperanto abbiamo la desinenza -a per gli aggettivi e -e per gli avverbi in talikwo non esiste la distinzione grammaticale tra aggettivi ed avverbi. Gli avverbi, infatti, qualificano i verbi, mentre gli aggettivi qualificano i sostantivi. Per capire se un aggettivo/avverbio in talikwo qualifica un verbo o un sostantivo dobbiamo vedere se accanto ha un verbo o un aggettivo e nel caso in cui si trovi tra un sostantivo ed un verbo rimarremo nell’ambiguità grammaticale. In talikwo aggettivi/avverbi sono invarianti rispetto a genere e numero.
Esempi:
Talikwo |
Italiano
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powa
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buono/buona/bene
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iowa
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giovane/giovanilmente
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luka
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rosso
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lapita
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rapido/rapida/rapidamente
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Ci sono poi avverbi non derivati dalla radice e sono tutti derivati dall’esperanto.
Esempi:
Talikwo
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Italiano
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alpawaw
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almeno
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apawaw
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appena
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paltaw
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presto
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as
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anche
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iàm
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già
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iàw
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ecco
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iàlaw
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ieri
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otiaw
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oggi
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polkaw
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domani
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wow
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adesso
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wol
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soltanto
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tlo
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troppo
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Da notare che l’accento in iàm, iàw e iàlaw cade sulla a e, come spiegato alla fine del primo capitolo, va segnato. Questi avverbi originari, sono radici, dalle quali possiamo ricavare sostantivi (aggiungendo -o oppure -i) o altri aggettivi/avverbi, quando il risultato ha un senso. Da otiaw possiamo ricavare così otiàwa, che significa odierno/odierna, ed otiàwo, che significa “l’oggi”. Da tlo ricaviamo tloa, che significa eccessivo/eccessiva.
Verbi all’infinito
I verbi all’infinito in talikwo terminano in -al, e l’accento della parola, in tale caso, cade proprio su questa “a”, come già esposto alla fine del primo paragrafo.Esempi:
Talikwo | Italiano |
walal | fare |
tilal | dire |
tolpal | dormire |
La desinenza non deriva dall’esperanto, che usa la -i, per non confondere gli infiniti dei verbi con i sostantivi al plurale. In questo caso la derivazione viene dall’ido, che usa la desinenza “-ar” per gli infiniti presente, che viene, ovviamente talizzata.
Come abbiamo già in parte visto, si può passare da un verbo al sostantivo relativo o all’aggettivo, semplicemente cambiando la desinenza:
Non si usa l’articolo davanti ai nomi propri (di persone o cose), neppure se introdotti da titoli come “sikwolo” (signore), “toktolo” (dottore) e così via.
Talikwo
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Italiano
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wawko | vittoria |
wawki
|
vittorie
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wawka
|
vittorioso/vittoriosamente
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wawkal
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vincere
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loto
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gioco
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loti
|
giochi
|
lota
|
giocoso/giocosamente
|
lotal
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giocare
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kowoso
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confusione
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kowosi
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confusioni
|
kowosa
|
confuso
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kowosal
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confondere
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Non si usa l’articolo davanti ai nomi propri (di persone o cose), neppure se introdotti da titoli come “sikwolo” (signore), “toktolo” (dottore) e così via.
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