Invito chi vuole confrontare i risultati del sistema sanitario statunitense con il nostro a leggere le seguenti pagine, per comprendere perché Obama potrebbe farcela a convincere la classe dirigente del suo Paese ad accettare la riforma del sistema sanitario statunitense dotando gli Stati Uniti d'America di una sanità pubblica degna di tale nome, essendo ad oggi, che io sappia, l'unica realtà occidentale a non averla:
http://rethinkamerica.blogosfere.it/2007/08/la-speranza-di-vita-degli-americani-continua-a-scendere.htmlhttp://archivio.medicinaepersona.org/__C1256C23002924DE.nsf/wAll/IDCW-73YBRZ/$file/26%20-giappone%20e%20italia%20%20sanit%C3%A0%20migliore%20tra%20i%20G7.pdf
2 commenti:
L'Unità, lo sanno perfino le pietre, non è attendibile, quanto all'articolo di Tizio sulla speranza di vita degli americani è discutibile. Ammesso e non concesso che sia inferiore, lo stesso tizio riconosce che ci sono tante cause, tra cui l'alimentazione degli americani, notoriamente pericolosa. Che la sanità statunitense non navighi in buone acque e che sia necessaria una riforma, questo è probabile. Ma, santiddio, non si crederà che la riforma metterà in discussione il sistema privatistico? Anche il sistema capitalistico americano naviga in cattive acque, eppure questa non mi sembra una buona ragione per passare al socialismo reale!!!
Luigi,
la riforma andrà verso la direzione di una tutela medica universale e pubblica dei cittadini statunitensi, come accade nel resto dell'Occidente. Il "socialismo reale" c'è ancora? Ci sono tanti piccoli socialismi reali e irreali.
La sanità pubblica dei Paesi dell'Occidente è una realizzazione anche del socialismo democratico occidentale, che negli USA non è mai esistito in misura significativa.
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