sabato 29 agosto 2009

Attacco alla libertà di stampa

Inaccettabili le intimidazioni del Premier alla stampa
Prendiamo atto con stupore della denuncia presentata dal Presidente del Consiglio dei Ministri contro il gruppo editoriale “L'Espresso”.
Riteniamo che questa iniziativa giudiziaria, sia una vera e propria intimidazione inaccettabile alla libertà di stampa.

E' palese che questa inverosimile operazione mira ad azzittire le voci non allineate e critiche verso l'operato del Governo che si rifugia nella querela per sottrarsi al confronto e al chiarimento di situazioni e vicende che eufemisticamente potremmo definire “torbide”.

Auspichiamo forti iniziative di protesta sia da parte delle forze politiche di opposizione che dalle organizzazioni della stampa.

Gabriele Oliviero

Membro del Coordinamento nazionale N.P.A.

giovedì 27 agosto 2009

Laico perché cristiano

"Laicismo" solitamente è un'espressione usata dai fanatici "vaticani" per contrastare il pensiero laico. Il concetto odierno di laicità, invece, deriva dalla tradizione religiosa cristiana ed io, infatti, mi lascio influenzare sì dalla mia religione anche nelle mie idee politiche. Sono laico e liberalsocialista proprio perché cristiano cattolico!

domenica 23 agosto 2009

Il viaggio della morte

Dal sito dell'UNHCR

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UNHCR, ALLARMATO DAI RACCONTI DEI CINQUE SOPRAVVISSUTI DI QUEST’ULTIMA ULTIMA TRAGEDIA DEL MARE

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati esprime il proprio sconcerto per i racconti forniti delle cinque persone di nazionalità eritrea, uniche sopravvissute a bordo di un gommone partito circa 20 giorni fa dalla Libia e rimaste in mare senza cibo, acqua nè benzina.
Dalle prime testimonianze dei cinque eritrei soccorsi a Lampedusa, sembrerebbe una tragedia del mare che ha coinvolto circa 80 persone, la maggior parte eritrei, a bordo di un gommone partito dalla Libia a fine luglio. Dopo tre giorni di navigazione, i migranti sarebbero rimasti senza cibo, acqua e benzina. Persa la rotta, l’imbarcazione sarebbe andata alla deriva e le persone a bordo avrebbero iniziano a morire a causa degli stenti. I cadaveri sarebbero stati via via gettati in acqua dai pochi sopravvissuti.
I cinque eritrei raccontano di aver incrociato sulla loro rotta un peschereccio, il quale, dopo avergli dato dell’acqua e del cibo, si sarebbe allontanato. Il 20 agosto un motovedetta della Guardia di Finanza ha raggiunto l’imbarcazione. I cinque passeggeri rimasti sono stati fatti sbarcare a Lampedusa per ricervere le prime cure mediche, viste le loro precarie condizioni di salute.
Oltre alla tragicità di quanto avvenuto, ciò che più allarma l’Alto Commissariato per i Rifugiati è che, in questo terribile viaggio, il gommone abbia incrociato altre imbarcazioni, senza che alcuna di queste prestasse soccorso a quanti erano a bordo. Ciò si pone in contrasto con l’antica tradizione marittima del soccorso in mare, che pare oggi essere pericolosamente messa in discussione.
L’Alto Commisariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati considererebbe di grande preoccupazione l’eventualità che l’inasprimento delle politiche del governo nei riguardi di chi arriva via mare possa avere l’effetto di scoraggiare i capitani delle navi e dei pescherecci dal soccorrere chi è in difficoltà.

venerdì 21 agosto 2009

A proposito di Padania

Anche il Pakistan è nato a suo tempo "grazie" a dei politicanti imbecilli che l'hanno inventato senza alcuna radice storica, culturale, sociale se non la differenza religiosa tra indiani islamici ed indiani non islamici. E' stata una sciagura che ancora oggi miete vittime. Questo per dire che le idee più assurde rientrano nell'ambito del possibile ed a volte finiscono per essere, purtroppo, realizzate.

Non sono per l'unità ad ogni costo e non ho nulla contro i separatismi, in linea di principio, come sicialiano sicilianista, anzi, simpatizzo per i veri autonomisti, ma mi rendo conto con Gandhi, Ernesto Rossi, Spinelli e Pannella, che nessuna indipendenza ha ormai alcun valore. L'interdipendenza è dato di fatto che va saputo governare con un serio e sano federalismo, non solo europeo. Altro che Padania!

sabato 15 agosto 2009

Ferragosto radicale in carcere

Ricevo dall'associazione Radicali Catania e qui pubblico
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Comunicato dell'associazione Radicali Catania
Catania, 13 agosto 2009

Ferragosto in carcere, parlamentari di tutti gli schieramenti visitano gli istituti di pena
Nell'ambito dell'iniziativa nazionale "Ferragosto in carcere" promossa dai Radicali, la più imponente iniziativa di sindacato ispettivo mai realizzata in Italia, a cui hanno aderito oltre 150 deputati, senatori, parlamentari europei e consiglieri regionali di tutti gli schieramenti politici, domani 14 agosto una nutrita delegazione di parlamentari visiterà le strutture penitenziarie di Catania e provincia. Alle 9.00 avrà luogo la visita della Casa Circondariale di Catania Bicocca, alle 12.00 quella del carcere di Piazza Lanza. Nella stessa giornata di domani verranno verificate le condizioni del carcere di Giarre e dell'istituto per minori di Acireale.
Partecipano all'iniziativa i parlamentari nazionali Giuseppe Berretta e Giovanni Burtone (Pd), Salvo Fleres e Salvatore Torrisi (Pdl), il deputato regionale Giuseppe Arena (Mpa), il segretario provinciale del Partito democratico Luca Spataro e il segretario dell'Associazione Radicali Catania Gianmarco Ciccarelli.
L'obiettivo della mobilitazione è effettuare una ricognizione approfondita della difficilissima situazione delle carceri italiane, per conoscere meglio e direttamente come vivono la realtà quotidiana direttori, agenti, medici, psicologi, educatori e detenuti, per essere così capaci di interpretare i bisogni e di proporre le soluzioni legislative e organizzative adeguate, sia immediate che a medio e lungo termine.

giovedì 13 agosto 2009

Chiesa laica e laica costituzione!

Quando per Chiesa intendiamo la chiesa cattolica, allora faremmo bene a scrivere Chiesa Cattolica, se lo considerassimo nome proprio di una chiesa. Io non lo considero tale, anche perché di chiese cattoliche ve ne sono più di una e non tutte sono in piena comunione con la Chiesa Cattolica Romana. Le chiese vetero-cattoliche, alle quali mi sento molto vicino, ad esempio, riconoscono il primato papale, come successore di Pietro, ma rifiutano il dogma dell'infallibilità.
Molte altre chiese cristiane si definiscono "Chiesa Cattolica" o una sua componente, tra queste la Chiesa Ortodossa d'Oriente, la Chiesa Ortodossa d'Occidente, le chiese luterane e anglicane, la Chiesa Cattolica Tradizionalista ed altre chiese cristiane. Nessuna di queste riconosce il papa come autorità infallibile e nessuna di queste fa parte della Chiesa Cattolica Romana.
Sono cattolico e vivo quest'appartenenza come un'adesione morale, sentimentale e culturale ad una grande tradizione religiosa, non come un'adesione ad un'associazione, che ha un'organizzazione ben precisa. Chiesa non è nome proprio di nessuna delle denominazioni religiose in genere, cristiane in particolare e, ancora più nello specifico, neppure di nessuna delle denominazioni cattoliche! Infatti ognuna di esse, compresa quella Cattolica Romana (considerandola con l'insieme delle chiese particolari ad essa in comunione), aggiunge al termine Chiesa degli aggettivi nella propria denominazione ufficiale o di corrente uso. Si può decidere di chiamare Chiesa una delle chiese cattoliche, quella più potente e rilevante socialmente e politicamente (specie in Italia), ma non condivido tale decisione e mi provoca imbarazzo, da cattolico, pur se nel senso che ho appena specificato.

Vorrei abolire l'art. 67 della Costituzione. Vorrei un parlamento fatto da parlamentari che si sappia il più possibile quali interessi difendono. Non ho nulla contro il sistema dei gruppi d'interesse tipo quello statunitense. In Italia, invece, si riempiono la bocca di espressioni che evocano l'interesse generale per farsi sempre poi i propri interessi particolari attraverso quelli che dovrebbero essere pubblici poteri.
La Costituzione stabilisce principi su cui deve fondarsi l'intero ordinamento e ciò mi va più che bene. Quando stabilisce principi che debbono essere rispettati dalla legge ordinaria (violando la quale si hanno sanzioni) lo accetto. Se stabilisce principi di comportamento, senza stabilire sanzioni relative alla violazione di quei principi, non lo accetto.

lunedì 10 agosto 2009

Concerto a Niscemi, ricordando Impastato

Qualche ora fa ballavo mentre i Modena City Ramblers cantavano qui a Niscemi questa bella canzone (colonna sonora del film omonimo su Peppino Impastato), il cui testo qui riproduco.
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I cento passi

"Sei andato a scuola?Sai contare?""Come contare?""Come contare?1,2,3,4,sai contare?""Si,so contare""Sai camminare?""So camminare""E contare e camminare insieme lo sai fare?""Si!Penso di si!""Allora forza!Conta e cammina!dai... 1,2,3,4,5,6,7,8...""Dove stiamo andando?""Forza!Conta e cammina!9... 90,91,92,93,94,95,96,97,98,99 e 100!Lo sai chi ci abita qua?A?U zù Tanu ci abita qua!!""Cento passi ci sono da casa nostra,cento passi!"
(tratto dal film "I cento passi" di M.T.Giordana)

E' nato nella terra dei vespri e degli aranci, tra Cinisi e Palermo parlava alla sua radio..
Negli occhi si leggeva la voglia di cambiare, la voglia di Giustizia che lo portò a lottare..
Aveva un cognome ingombrante e rispettato, di certo in quell'ambiente da lui poco onorato..
Si sa dove si nasce ma non come si muore e non se un'ideale ti porterà dolore..
"Ma la tua vita adesso puoi cambiare solo se sei disposto a camminare, gridando forte senza aver paura
contando cento passi lungo la tua strada"..
Allora.. 1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!

"Noi ci dobbiamo ribellare" (dal film)

Poteva come tanti scegliere e partire, invece lui decise di restare..
Gli amici, la politica, la lotta del partito.. alle elezioni si era candidato..
Diceva da vicino li avrebbe controllati, ma poi non ebbe tempo perchè venne ammazzato..
Il nome di suo padre nella notte non è servito, gli amici disperati non l'hanno più trovato..
"Allora dimmi se tu sai contare, dimmi se sai anche camminare, contare, camminare insieme a cantare
la storia di Peppino e degli amici siciliani"
Allora.. 1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!(x 2 volte)

Era la notte buia dello Stato Italiano, quella del nove maggio settantotto..
La notte di via Caetani, del corpo di Aldo Moro, l'alba dei funerali di uno stato..
"Allora dimmi se tu sai contare, dimmi se sai anche camminare, contare, camminare insieme a cantare
la storia di Peppino e degli amici siciliani"..
Allora.. 1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!(x 2 volte)

"E' solo un mafioso, uno dei tanti"
"E' nostro padre" "Mio padre! La mia famiglia! Il mio paese!Io voglio fottermene!Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Io voglio urlare!" (dal film)

sabato 8 agosto 2009

Per un'interpretazione della regola aurea

Osserva un pipistrello e vedi se va in cerca di cibo, sonno, sesso, rifugio, calore, contatto con i propri simili. Vedi se si dirige solitamente verso qualcosa che la sua specie, quindi, potremmo dire che trova attraente. Vedi se rifugge qualcosa che, quindi, potremmo dire che la sua specie trova repellente. Vedi se esistono così pure gusti particolari dei singoli individui di pipistrello. Potremmo così capire tutto sommato che vorremmo gli altri diano ad un pipistrello e cosa vorremmo non diano, se vogliamo seguire la regola aurea.
Cosa vorremmo fosse fatto a noi? Innanzi tutto vorremmo essere considerati per quello che siamo e vorremmo ricevere ciò che vogliamo per noi. Quindi fare agli altri quello che noi vogliamo per noi significa considerarli per quello che sono e dare loro ciò che essi per sé stessi desiderano.

giovedì 6 agosto 2009

Ovadia propone un'Europa disarmata

Ieri a Bolzano, durante un incontro in municipio del Centro della pace in ricordo dell'anniversario del lancio della prima bomba atomica su Hiroshima (del quale lancio cade oggi il triste anniversario), Moni Ovadia ha fatto la proposta secondo la quale l'Europa diventi un continente disarmato. Ovadia auspica un "continente disarmato e un esercito europeo di pura difesa". Ovadia ha detto: "Se vuoi la pace, non prepara la guerra ma la pace" ed ha invitato ad insegnare la pace già negli asili.

martedì 4 agosto 2009

Repubblica Democratica del Congo devastata dalla guerra civile

Tratto dal sito dell'UNHCR
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Migliaia di civili fuggono dalle violenze nella Repubblica del Congo orientale. © UNHCR/P.Taggart
Migliaia di civili fuggono dalle violenze nella Repubblica del Congo orientale. © UNHCR/P.Taggart
Si stima che siano circa 56mila i congolesi sfollati in seguito alle ultime violenze iniziate lo scorso 12 luglio nell’est della Repubblica Democratica del Congo. In migliaia hanno abbandonato le loro case per sfuggire alle conseguenze della campagna militare del governo contro i ribelli Hutu delle Forze Democratiche di Liberazione del Rwanda (FDLR) e i loro alleati nella provincia del Sud Kivu.
Molti villaggi sul Moyens Plateaux nel territorio di Uvira sarebbero ormai deserti, dopo che i residenti sono fuggiti nelle foreste vicine e in altre aree più sicure. Gli sfollati si concentrano soprattutto sulle colline a ovest di Luvungi e Bwegera, e verso sud nelle città di Lumera e Mulenge, sul Moyens Plateaux. Moltissimi sfollati interni sono scappati verso i villaggi intorno alla strada tra Kamanyola e Luberizi, nella piana di Ruzizi, nei pressi del confine tra Congo e Burundi.
Si stima che circa 30mila sfollati interni nella piana di Ruzizi siano ospitati dalle comunità locali. Alcune famiglie stanno ospitando e sfamando fino a 3 o 4 famiglie sfollate mettendo a dura prova le loro scarse risorse. Le scorte di cibo si stanno esaurendo poiché alcune famiglie non possono accedere ai loro terreni a causa della mancanza di sicurezza.
Alcune persone hanno tentato di fare ritorno ai loro villaggi, ma sono dovute scappare nuovamente. Continuano anche sporadici attacchi contro i civili ad opera delle FDLR. Il 29 luglio le FDLR hanno attaccato il villaggio di Lubumba, a circa 10 km a nord-ovest di Luvungi nel Moyens Plateaux, saccheggiando diverse case e un ospedale.
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e altre organizzazioni umanitarie si stanno organizzando per dare assistenza a circa 20.000 sfollati interni nella piana di Ruzizi. Verranno distribuiti dei kit d’emergenza, che comprendono coperte, materassi, utensili, taniche e sapone. La scarsa sicurezza e le condizioni delle strade ostacolano gli sforzi di raggiungere molti degli sfollati.
L’UNHCR sta anche coordinando le attività di protezione, tra cui la registrazione degli sfollati interni da parte delle autorità locali e delle organizzazioni non governative, il monitoraggio e l’organizzazione di sistemi di allerta preventiva in caso di nuovi movimenti di popolazione.
Circa 536mila persone sono sfollate a causa del conflitto nel Sud Kivu. Ci sono oltre un milione e 800mila sfollati interni in Congo, la maggior parte dei quali nell’area orientale.