lunedì 6 giugno 2011

Il referendum sul nucleare

Non sono ideologicamente contro il nucleare, ma ritengo che in Italia oggi non sia ancora il caso di fare questa scelta e se possiamo evitarla del tutto è anche meglio se riusciamo, però, a fare un serio piano energetico alternativo al nucleare. L'informazione in Italia è decisamente indecente. Gli italiani all’estero hanno già votato sul vecchio quesito così com'era prima della decizione della Corte di Cassazione ed il Governo qui dovrebbe intervenire per garantire il voto di tutti gli aventi diritto. Credo che una scelta parlamentare di una legge che rinvii il voto di qualche mese non sarebbe sbagliata, arrivati a questo punto, ed i mesi guadagnati dovrebbero essere usati per meglio informare su tutti e quattro i quesiti referendari, ma questa, purtroppo, è solo la mia modesta opinione e nussuno degli attori in gioco sembra avere interesse a sollevare la questione in questi termini. Il Governo sta addirittura facendo di tutto per far saltare il referendum e nel caso la Corte Costituzionale non gli desse ragione, userà anche l’arma dei voti all’estero (espressi con la vecchia formula) da mandare al macero per evitare di raggiungere il quorum. La malafede del Governo è palese, poiché non si batte affinché si vada alle urne per votare “no”, ma fa di tutto per far si che non si voti neppure il quesito.

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