sabato 10 ottobre 2015

Talikwo, la lingua terrestre - Lezione 2

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Parti del discorso

Come in altre lingue, anche in talikwo le parole sono composte da una radice e da suffissi e prefissi.

Sostantivi

In talikwo i sostantivi al singolare hanno il suffisso -o, al plurale -i e ciò vale sia per i maschili che per i femminili.

Esempi:

Talikwo
Italiano
Singular
Plural
Singolare
Plurale
owto
owti
cane
cani
satwiso
satwisi
panino/sandwitch
panini/sandwitches
wilo
wili
essere umano/figlio/figlia
esseri umani/figli/figlie
wiliwo
wiliwi
donna/figlia
donne/figlie
wilolo
wiloli
uomo/figlio
uomo/figlio

In questo il talikwo differisce dall’esperanto, derivando la desinenza del plurale dall’ido, un’altro esperantido. Come pure dall’ido deriva il suffisso per ricavare dalla radice il genere maschile -ol-, mentre per il femminile abbiamo -iw-, che è il suffisso dell’esperanto (ed anche dell’ido) per formare il femminile -in-, ma talizzato.

Aggettivi/avverbi

La desinenza per gli aggettivi/avverbi è -a. Mentre in esperanto abbiamo la desinenza -a per gli aggettivi e -e per gli avverbi in talikwo non esiste la distinzione grammaticale tra aggettivi ed avverbi. Gli avverbi, infatti, qualificano i verbi, mentre gli aggettivi qualificano i sostantivi. Per capire se un aggettivo/avverbio in talikwo qualifica un verbo o un sostantivo dobbiamo vedere se accanto ha un verbo o un aggettivo e nel caso in cui si trovi tra un sostantivo ed un verbo rimarremo nell’ambiguità grammaticale. In talikwo aggettivi/avverbi sono invarianti rispetto a genere e numero.

Esempi:


Talikwo
Italiano
powa
buono/buona/bene
iowa
giovane/giovanilmente
luka
rosso
lapita
rapido/rapida/rapidamente

Ci sono poi avverbi non derivati dalla radice e sono tutti derivati dall’esperanto.

Esempi:


Talikwo
Italiano
alpawaw
almeno
apawaw
appena
paltaw
presto
as
anche
iàm
già
iàw
ecco
iàlaw
ieri
otiaw
oggi
polkaw
domani
wow
adesso
wol
soltanto
tlo
troppo

Da notare che l’accento in iàm, iàw e iàlaw cade sulla a e, come spiegato alla fine del primo capitolo, va segnato. Questi avverbi originari, sono radici, dalle quali possiamo ricavare sostantivi (aggiungendo -o oppure -i) o altri aggettivi/avverbi, quando il risultato ha un senso. Da otiaw possiamo ricavare così otiàwa, che significa odierno/odierna, ed otiàwo, che significa “l’oggi”. Da tlo ricaviamo tloa, che significa eccessivo/eccessiva.

Verbi all’infinito

I verbi all’infinito in talikwo terminano in -al, e l’accento della parola, in tale caso, cade proprio su questa “a”, come già esposto alla fine del primo paragrafo.

Esempi:

Talikwo Italiano
walal fare
tilal dire
tolpal dormire

La desinenza non deriva dall’esperanto, che usa la -i, per non confondere gli infiniti dei verbi con i sostantivi al plurale. In questo caso la derivazione viene dall’ido, che usa la desinenza “-ar” per gli infiniti presente, che viene, ovviamente talizzata.
Come abbiamo già in parte visto, si può passare da un verbo al sostantivo relativo o all’aggettivo, semplicemente cambiando la desinenza:

Talikwo
Italiano
wawko vittoria
wawki
vittorie
wawka
vittorioso/vittoriosamente
wawkal
vincere
loto
gioco
loti
giochi
lota
giocoso/giocosamente
lotal
giocare
kowoso
confusione
kowosi
confusioni
kowosa
confuso
kowosal
confondere

Non si usa l’articolo davanti ai nomi propri (di persone o cose), neppure se introdotti da titoli come “sikwolo” (signore), “toktolo” (dottore) e così via.

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