venerdì 5 giugno 2009

Giornata Internazionale dell’Ambiente

Oggi è la Giornata Internazionale dell’Ambiente (W.E.D. World Environment Day). Diverse sono le iniziative previste in tutto il mondo. Ad istituirla fu, nel 1972, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite, in occasione dell’apertura della Conferenza di Stoccolma sull’ambiente umano nel corso della quale prese forma il Programma Ambiente delle Nazioni Unite (U.N.E.P. United Nations Environment Programme). Rappresenta una delle principali iniziative con cui l’ONU stimola in tutto il mondo la consapevolezza ambientalista, anche politica, ed azioni concrete in tal senso. È anche un giorno di riflessione ed il tema su cui riflettere per quest'anno è: “Il vostro pianeta ha bisogno di voi, uniti per combattere il cambiamento climatico”. In molti paesi questo giorno offre l’opportunità di firmare o ratificare le convenzioni internazionali ed anche, alcune volte, porta alla creazione di strutture governative permanenti volte alla tutela ambientale.
La Giornata Internazionale dell’Ambiente può essere celebrata in tanti modi: manifestazioni per le strade, parate in bicicletta, concerti in aree verdi, concorsi e saggi scolastici, proiezioni di documentari, mostre fotografiche, campagne per il riciclaggio dei rifiuti, pulizia di zone degradate, seminari, tavole rotonde e convegni. Io la celebro pubblicando qui quest'articolo che venne pubblicato il mese scorso sul sito del Movimento Arancione, per poi essere reso invisibile ai suoi lettori tramite una strana operazione che si inserisce in un insieme di atti del movimento stesso per i quali reclamo ancora spiegazioni.
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LA TERRA CHIEDE AIUTO
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di Sara Acireale
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IL 22 aprile 2009 è stata proclamata LA GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA. Nel G8 di Siracusa al centro del summit si sono discussi i problemi della terra e dell'ambiente. In questo inizio del XXI secolo, penso che se potessero farlo, le creature marine e terrestri lancerebbero uno straziante S.O.S per essere salvate. Le creature marine sono in pericolo: balene, delfini e tutti gli altri abitanti del mare, comprese le microcellule di plancton che costituiscono la base della catena alimentare oceanica. Si tratta di esseri la cui esistenza è fondamentale per l'ecosistema del pianeta e che rischiano di morire soffocati dalle nostre discariche.
Un altro allarmante S.O.S arriva dagli organismi vegetali minacciati a morte dalle piogge acide, dagli incendi, dai disboscamenti irresponsabili. Le acque del pianeta danno segni sempre più evidenti dell'avvicinarsi di un tracollo dalle conseguenze micidiali. Il globo si va riscaldando sempre di più con enormi riduzioni della consistenza di fiumi e laghi e con gravissime conseguenze per l'agricoltura.
Anche in Italia stiamo assistendo alle fasi del temuto "effetto serra". Trattasi della minore dispe rsione nello spazio del calore solare da parte dell'ntero nostro pianeta a causa dell'aumento dell'anidride carbonica nell'aria dovuto all'uso umano dei combustibili fossili. Si pensi che soltanto l'aumento di qualche grado della temperatura media sulla terra potrebbe portare alla fusione di buona parte dei ghiacci polari e al conseguente aumento del livello dei mari. La maggior parte delle città costiere sarebbe sommersa. Inoltre si potrebbero verificare catastrofici cambiamenti climatici.
Ai nostri occhi si impone con insistenza l'immagine di una natura sfruttata e depauperata dall'uomo. Oltre al fenomeno dell'effetto serra va aggiunto che l'atmosfera terrestre sta subendo un altro terribile disastro: lo scarico nell'aria di notevoli quantità di fluocarbonici (fluidi impiegati nelle bombolette spray e in gran numero di attività industriali) sta perturbando lo strato di ozono che avvolge l'atmosfera, assorbe la radiazione ultravioletta del sole e protegge la vita sul nostro pianeta.
Occorre subito prendere misure drastiche e non attendere oltre. La natura che finora ha riciclato sempre tutto, non sarà più in grado di rimarginare le ferite subite. Il suo S.O.S non può restare inascoltato da tutti noi, sia dai semplici cittadini e (a maggiore ragione) dagli uomini che hanno in mano il destino del mondo.
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L'uomo ha distrutto tutto,
i fiumi, i laghi, il mare:
Un S.O.S manda la terra,
vuole essere salvata
ma c'è l'effetto serra.
La natura
a poco a poco muore,
si seccano i ruscelli,
non cantano gli uccelli.
Non sbocciano le rose,
non volano farfalle.
Lo smog rovina l'aria,
l'industria tutto inquina.
Anche il sole è malato,
c'è il buco nell'ozono.
Tutto si secca e muore.
Nelle spiagge c'è il catrame,
si sciolgono i ghiacciai.
L'umanità si trova
in un mare di guai.
Potenti della terra
io mi rivolgo a voi
se l'umanità perisce,
perirete anche voi.

13 commenti:

Unknown ha detto...

Non era meglio un giro in bicicletta?!!! Io lo farò pomeriggio.

Massimo Messina ha detto...

Le due cose si escludono?

Unknown ha detto...

No, se uno ha molto tempo a disposizione!

Massimo Messina ha detto...

A copiarincollare ci vuole al massimo una manciata di secondi, sai?

Unknown ha detto...

è vero, proprio per questo le cose sono andate male rispetto ad alcune previsioni o meglio speranze. Quando scoppiò la moda dei blog, ad essi si pensava come alla possibilità di giornalismo, informazione, cultura etc alternativi. essi invece non riescono ad autodispiplinarsi. Per un malinteso senso di libertà o di sponteneità, si pubblica di tutto, con grave perdita sul piano della credibilità e autorevolezza.

Anonimo ha detto...

Luigi dovresti spiegarmi per favore, cosa significa perdere "autorevolezza" e "credibilità" ogni volta che qualcuno pubblica un mio articolo e invece va tutto bene quando pubblicano il tuo? Questo non è un malinteso senso di libertà e il mio articolo non è una barzelletta ma qualcosa di tragico e di allarmante. Se l'ambiente viene degardato penso che a farne le conseguenze siamo tutte le persone del pianeta.E adesso dimmi, vorresti togliere la libertà che esiste soltanto nella rete? O forse pensi che "alla mia età", il mio compito è soltanto quello di cucinare e lavare i piatti? Ti ho sempre reputato una persona intelligente e quindi penso che non sia questo il motivo.Se non ti piace il mio articolo com'è impostato(spero che non sia l'argomento) perchè non ne scrivi uno tu sull'ambiente?

Anonimo ha detto...

Il commento precedente è il mio. Saluti cordiali, Sara Acireale http://saraacireale.spazioblog.it

Unknown ha detto...

Non ho mai letto interamente il Suo articolo, perché a un certo punto mi fermo. Se vuole che io Le dia il mio parere, è questo: penso che il Suo articolo sia davvero improponibile. Penso che ciò sia dovuto alla genericità strabordante (perché invece non trattare fatti più specifici, magari locali?) e all’incompetenza sfrontata nel presentare i problemi e, ancor di più, nell’abbozzare le soluzioni (un po’ di incompetenza, beninteso, è tipica di qualunque articolo giornalistico, ma a tutto c’è un limite, e il limite uno riesce a darselo se innanzitutto ne è consapevole; un modo per rendere più digeribile le cose è citare le fonti, che nella fattispecie sono discordanti, allora meglio far sentire tutte le campane: p. es. tizio dice che… caio dice che non etc.; insomma un atteggiamento meno dogmatico, tra l’altro, mi sembra il minimo quando uno non ne capisce). Non sono un critico letterario, ma penso anche che la poesia a chiusura dell’articolo sia molto brutta. Un articolo siffatto non è autorevole e non è credibile. Queste critiche – che in parte rispecchiano anche quelle del sito in cui fu pubblicato per la prima volta – sono rivolte a Lei in veste di autrice e a Massimo in veste di gestore del sito. Infatti, il fatto che quanto più articoli incredibili si pubblicano, tanto più incredibile diventa il giornale, il sito, il blog etc. in cui vengono pubblicati mi sembra qualcosa di indiscutibile. Lei dice di giudicarmi una persona intelligente, ma nei fatti continua ad attribuirmi atteggiamenti maschilisti o giovanilistici e soprattutto continua a fare confronti tra i Suoi e i miei articoli, che a me sembrano fuori luogo: se ha da farmi delle critiche per qualche mio articolo, Le risponderò senz’altro. Se mi giudica una persona intelligente, molto probabilmente giudicherà intelligenti anche queste critiche, ne faccia buon uso.

Cucinare e lavare i piatti sono attività molto nobili e un precetto che prima che a Lei dò a me stesso, anzi dò solo a me stesso e a chiunque lo giudichi buono, è il seguente: prima di scrivere qualunque cosa, vedi se ci sono piatti sporchi da lavare, nel qual caso lavali! :-)

Non credo che scriverò mai qualcosa sull'ambiente. No credo che uno ne sia obbligato se si permette di giudicarne qualcuno. Ho recentemente letto un pessimo romanzo, forse sarei anche in grado di mettere giù delle critiche, ma non sarei in grado di scriverne uno, anche se mi piacerebbe.

Unknown ha detto...

Quanto alla libertà in rete: no, non è nelle mie intenzioni toglierla. Come potrei? Se anche potessi, non la toglierei. Difendo però la libertà di giudicare incredibili i siti che pubblicano cose incredibili, invitando a prendere con le pinze tutto ciò che in essi si pubblica, dal momento che tendenzialmente si pubbblica di tutto!

Massimo Messina ha detto...

Luigi,
non solo nei blog, ma in tutto il fenomeno web vi è "giornalismo, informazione, cultura etc alternativi" e ciò mi pare difficilmente contestabile. Ognuno a casa sua si disciplina come crede ed ha il proprio concetto di disciplina. Questo è il mio blog, che la rete mi ha messo a disposizione e ne posso fare tutto ciò che reputo opportuno, nei limiti della legge. Questi limiti mi sembra che siano troppo stretti in Italia, dato che, per esempio, è vietato dalla legge fare giornalismo tramite i blog se non registrandosi negli appositi registri che la legge prevede per i giornali e, quindi, avendo un direttore responsabile iscritto all'albo dei giornalisti. Il potere, inoltre, sta studiando come limitare ulteriormente tali limiti e, purtroppo, non si limita a "studiare".
Accolgo le tue critiche e ti invito a scrivere per questo blog altri tuoi articoli. Sono contento, comunque, di sapere di avere un blog "incredibile"!

Mamma,
le risposte di Luigi sono state esaustive?

luigi ha detto...

Vedi sopra.

Quanto al resto. La teoria geocentrica è alternativa a quella eliocentrica? Forse lo era un tempo, oggi non lo è più, perché abbondantemente surclassata. Dire che qualcosa è alternativo a qualcos'altro è informativo a condizione che si pongano delle condizioni per l'alternatività ulteriori rispetto a quelle della semplice alterità. Dire che il giornalismo nel web è alternativo a quello non-web per il sol fatto di essere altro non è informativo (non capisco perché senti il bisogno di precisarlo). Insomma, le condizioni per l'alternatività sono altre (variano al variare degli argomenti) rispetto alle condizioni per la semplice alterità. Nel nostro caso, era abbastanza evidente che le condizioni ulteriori erano quella della autorevolezza. Dici inoltre di accogliere le mie critiche. Questo è falso. Accogliere le critiche di qualcuno significa confrontarsi con esse. Nel nostro caso, avrei molto più gradito una difesa della pubblicazione in questione, piuttosto che dire che il blog è casa mia e faccio quello che volgio. In altre parole, "accolgo" le tue critiche sulla gestione editoriale del mio blog, ma non ne fare più, perché la risposta non può che essere la stessa: è casa mia è faccio quello che voglio. Il direttore di un giornale della stampa tradizionale non avrebbe mai risposto in quei termini: molto probabilmente avrebbe difeso la sua linea editoriale. Anche questo fa la differenza riguardo alla autorevolezza.

Mi trovi d'accordo sulle critiche alle leggi restrittive sul giornalismo nei blog. Grazie per l'invito a scrivere qualche articolo per l'indiscutibilmente tuo blog.

Massimo Messina ha detto...

Luigi,
oggi il web ci dà possibilità di espressione del pensiero che prima erano impensabili. Queste possibilità sono state solo in parte sfruttate, ma quella parte è già significativa. Non si tratta soltanto di alterità rispetto a ciò che c'era prima. Non sarei venuto a conoscenza delle realtà associative a cui ho aderito se non nel web, solo per fare un esempio che mi tocca.
Scrivi che per essere considerata informazione alternativa quella del web dovrebbe essere autorevole. L'autorevolezza non è oggettivamente misurabile ed i nuovi mezzi di comunicazione ci stanno sempre più trasformando nelle abitudini di ricerca e condivisione delle informazioni. Nella blogosfera, ad esempio, ci sono un mondo di blog e tu puoi scegliere quali seguire e quali no in base, ad esempio, al grado di autorevolezza che ad essi attribuisci. Se reputi questo da seguire fallo e mi farà ovviamente piacere. Se hai consigli ti assicuro che li prendo in cosiderazione e ciò intendo quando dico che accolgo le tue critiche. Se la pubblicazione dell'articolo in questione è per te un problema ne prendo atto. Se mi inviti a scegliere meglio gli articoli raccolgo il tuo invito. La linea del mio blog è che qui pubblico tutto ciò che mi pare degno di essere pubblicato e poi spero di confrontarmi con i lettori come te sui contenuti, ma anche sui modi in cui tali contenuti sono esposti.

Sara Acireale ha detto...

Ho risposto a Luigi sul mio blog, dicendogli che per quanto mi riguarda cercherò di fare sempre meglio ma che niente e nessuno mi potranno toglere dalla testa l'idea di scrivere. Ci sono anche fior di giornalisti che scrivono peggio di me, pèerchè non dovrei farlo io? Comunque le critiche mi danno sempre una marcia in più per continuare a scrivere e ad informarmi. AL mio prossimo articolo, perchè di questo mi pare che se ne è parlato un po' troppo.