martedì 15 giugno 2010

Compagni neoazionisti, entriamo nel PD?

L'estrema sinistra è stata espulsa dal Parlamento perché non ha compreso che (nel momento in cui il PdL, il PD veltroniano, l'IdV, la Lega ed in coda i Radicali Italiani tutti insieme avevano già stabilito chi doveva entrare in Parlamento e chi no attraverso questa legge porcata antidemocratica ed attraverso la "vocazione maggioritaria", che nulla ha a che spartire con un serio sistema elettorale e partitico maggioritario) invece che dividersi doveva unirsi ed unirsi su poche, chiare, serie, attuali proposte politiche volte alla giustizia sociale. Non sono affatto sociologo, ma trovo sempre più spesso tanti compagni di sventura precari come me e spero che prima o poi un movimento politico neosocialista voglia interpretare l'attuale realtà al fine di trasformare queste sventure individuali in una nuova avventura collettiva verso un avvenire di maggiore giustizia nella libertà.
Riguardo il Nuovo Partito d'Azione il mio suggerimento di ex suo iscritto e tutt'ora simpatizzante è che prenda il meglio del movimentismo ed il meglio di una organizzazione partitica. Per prima cosa, ad esempio, sarebbe interessante un'organizzazione più a temi piuttosto che più basata sul territorio. Una volta individuate le proposte politiche centrali entrare nel PD creando circoli online tematici che siano dichiaratamente neoazionisti (esempio: circolo neoazionista del PD per la tassa patrimoniale, circolo neoazionista del PD per il taglio delle indennità ai politici) e che si occupino ognuno prioritariamente di una proposta politica neoazionista studiando come proporre i disegni di legge, come fare opera di diffusione dell'informazione su tali temi dentro e fuori il PD. Ciò non potrebbe attrarre altri democratici, già iscritti al PD o esterni ad esso che probabilmente non avevano alcuna voglia di entrarci? Tutto ciò potrebbe essere fatto cercando di coinvolgere quelli che nel PD sono i più propensi ad ipotesi di cambiamento interno del partito e di cambiamento dell'intera Italia, ovvero i mariniani, che già sono riusciti a portare (anche se in misura ancora insufficiente) nuova linfa a tale partito. La strada della riunificazione della sinistra fuori e pure contro il PD era necessaria al momento delle elezioni scorse, adesso quella strada è morta e sepolta e nessun Vendola riuscirà mai a risuscitarla. Adesso è epoca di entrare, smontare pezzo per pezzo e rimontare il PD. Se la sinistra ed i laici dell'opposizione perdono questo treno, a mio modesto parere, le destre più becere continueranno a spadroneggiare per altri decenni in Italia.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

sottoscrivo!
l.

Massimo Messina ha detto...

Caro l.,
sei iscritto al PD? Iscritto o simpatizzante del Nuovo Partito d'Azione?

Anonimo ha detto...

"sei iscritto al PD?"

No.

"Iscritto o simpatizzante del Nuovo Partito d'Azione?"

No.

E tu?

Massimo Messina ha detto...

Ho chiesto la tessera del PD ed ho ottenuto soltanto un po' di mail che mi intasano la casella di posta.
Simpatizzo per il Nuovo Partito d'Azione, non avendo però rinnovato l'iscrizione.

Anonimo ha detto...

Perché non hai rinnovato l'iscrizione?

Massimo Messina ha detto...

Principalmente perché ho trovato inconsistente il modo di fare politica di questo partito che ha in sé grandi intuizioni, si richiama ad una gloriosa storia, ma sembra molto confuso sulla strategia da usare per raggiungere i suoi obiettivi. Se dal mio dialogo con i membri del Nuovo Partito d'Azione emergerà una strategia (non necessariamente quella che io propongo) seria potrei tornare ad iscrivermi. Fino ad ora non vedo nulla di interessante in tal senso, neppure a livello di proposte individuali. Ecco perché mi sento in dovere di avanzare la mia di proposta.