Gli italiani sono stati traditi ancora una volta. L'ultimo tradimento nasce dal referendum sull'acqua (sorella acqua come direbbe San Francesco), il prezioso e indispensabile liquido molto reclamizzato durante la campagna referendaria e “dimenticato” solo dopo pochi mesi dal voto. Eppure il raggiungimento del quorum era stato festeggiato come qualcosa di straordinario, di epocale. In effetti è VERO...e allora perché non si sente dire più niente sulla questione acqua dopo il voto del 12-13 giugno? Dopo il voto il governo doveva creare un nuovo meccanismo di regolamentazione delle tariffe dell'acqua per sostituire quello abrogato dal referendum. Non si è fatto nulla. Oltre il danno, la beffa perché molti enti locali stanno ricreando gli ato con nomi nuovi per coprire il vuoto del governo. Tutte duplicazioni e sprechi che non finiranno molto facilmente.
La verità è che il referendum è stato strumentalizzato come voto pro o contro il governo, terminato questo suo scopo politico è finito l'interesse. Penso che il meccanismo del referendum andrebbe modificato, magari introducendo un tipo di referendum propositivo, non soltanto abrogativo e con la raccolta di un numero maggiore di firme. Comunque, sono sempre dell'idea che il referendum è un grande strumento di democrazia diretta che nobilita la politica e rilancia la partecipazione popolare. Forse è per questo motivo che viene snobbato dalla nostra classe dirigente.
Il tradimento della volontà popolare è forse il segnale più importante che i nostri governanti sono lontani anni luce dai problemi reali degli italiani. É l'unico modo per spiegare come mai questa estate il Presidente del Consiglio ha annunciato al popolo italiano “che va tutto bene e possiamo andare tutti in ferie” e poi due giorni dopo annunciare in parlamento che “bisogna saltare le ferie e varare provvedimenti d'emergenza”.
Adesso siamo all'epilogo del teatrino tragicomico, con le dimissioni forzate del Presidente del Consiglio. Mi auguro che tra le priorità del nuovo governo ci sia quella del prezioso e importantissimo liquido senza il quale non si può vivere.
1 commento:
Non è la prima volta che si disattende ad un referendum in Italia. E' proprio il paese delle barzellette. Almeno facessero ridere!!
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