martedì 25 settembre 2012

Poche righe da un amico


Ricevo nella casella di posta elettronica e con il consenso di Nicola qui pubblico, ritenendo di interesse collettivo anche lo spaesamento politico di un amico dalla forte sensibilità civica ed ambientale.

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Ti scrivo queste poche righe dopo aver fatto una breve visita al tuo blog che gentilmente mi hai segnalato quando mi hai lasciato il tuo bigliettino, se ricordi... Che dire a vedere quel tricolore un po' mi ha dato una sensazione, uso il termine, da epopea risorgimentale... Devo dire che il mio cervello è confuso e purtroppo gli ideali mi accorgo che sono fragili di fronte ai problemi pratici... Mi chiedo se stiamo pagando troppo per questa pseudo-libertà... Non vorrei aver nostalgia dei tempi in cui i procuratori in Sicilia venivano uccisi. La crisi non credo ci aiuti ma il nostro popolo non mi pare disdegni come sarebbe necessario, cioè in massa, i potenti... e quindi li voterà ancora una volta. Ah, badiamo bene con potenti non intendo solo la classe politica ma i potenti a 360°... Dicevo la gente voterà perché non può far altro. Diceva bene Montanelli: ...turiamoci il naso ed andiamo a votare. Oggi io mi preoccupo di quelli che non hanno idee ma sono molto, molto, intelligenti e ormai rispondono ad una sorta di pragmatismo che va contro il vero benessere dell'umanità... Eppure ci sarebbe tanto da fare per l'ambiente. A proposito fin quando reggerà la macchina ambientale? Fin quando le nostre risorse ci permetteranno di produrre energia e cibo? Fin quando potremo assicurare una "pace relativa" al nostro emisfero? Perché la guerra ahimè non è stata abolita... Scusami ho riempito il vuoto che sta dentro di me in questo momento vuoto. Adesso ti lascio.

CORDIALMENTE

Nicola

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