mercoledì 5 settembre 2012

Libera Italia: che fare?

Facendo parte GeoLib - nonviolento.blogspot.com dell'associazione Libera Italia pubblico qui il contenuto dell'ultima newsletter dell'associazione, un'email agli iscritti, amici e simpatizzanti scritta da Massimo Teodori.

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LIBERA ITALIA
ASSOCIAZIONE NAZIONALE DELLA DEMOCRAZIA
LAICA, LIBERALE E SOCIALISTA
www.associazioneliberaitalia.it
NEWSLETTER di LIBERA ITALIA n. 6 - 3 SETTEMBRE 2012
   Agli iscritti, amici e simpatizzanti dell'Associazione nazionale
   Cari iscritti, amici e simpatizzanti,
da troppo tempo siamo rimasti in silenzio, e personalmente me ne scuso.
   La ragione di fondo è che i presupposti su cui è nata Libera Italia sono stati messi in questione dalle trasformazioni di questi mesi:
- Il governo Monti ha travolto l'intero sistema politico facendo emergere l'istanza di un radicale rinnovamento della classe politica;
- Si è delineato un sistema tripolare - Pdl, Pd, Udc - che, pur con scarso consenso popolare, è divenuto il quadro di riferimento delle prossime elezioni;
- Sulla sinistra v'è una egemonia del Pd che esclude qualsiasi presenza pluralistica;
- Al centro l'iniziativa di P.F.Casini tende alla formazione di una "cosa bianca" a prevalente tendenza cattolico-democristiana;
- Fuori dal triangolo ABC si agitano forze giustizialiste e massimaliste di segno illiberale, pur se esprimono una giusta rivolta antipartitocratica;
- La probabile soglia elettorale del 5% detterà legge.
   Come dal Manifesto costitutivo, Libera Italia si proponeva di dare voce e rappresentanza autonoma a una sinistra liberale e laica, socialista e riformatrice.
   Ci eravamo posti l'obiettivo di coinvolgere almeno mille soci e di raccogliere risorse sufficienti per procedere in autonoma sintonia con i gruppi affini. Pur nell'attenzione di tanti e prestigiosi amici che voglio qui ringraziare, dobbiamo prendere atto che abbiamo raccolto soltanto alcune centinaia di soci e qualche migliaia di euro, tutti spesi per il programma informatico e le varie iniziative. La cassa è vuota ed abbiamo un debito di 5 mila euro prestate in origine a Libera Italia dal Psi.
   Le forze politiche e i gruppi a noi vicini sembrano avere scelto - con realismo elettorale - l'accorpamento nelle formazioni maggiori. Presenze elettorali autonome appaiono piò che mai velleitarie per non dire impossibili.
   Certo, i nostri obiettivi restano validi e necessari nel deserto elettorale di forze riformiste, laiche, socialiste e liberali.

   Perciò mi chiedo e vi chiedo "che fare di Libera Italia?"
   Propongo che gli iscritti, gli amici e i simpatizzanti inviino le loro opinioni e proposte (in poche righe) a info@associazioneliberaitalia.it in modo da potere, eventualmente, stabilire di incontrarci di persona per assumere insieme le comuni decisioni.
   Grazie e un caro saluto
   Massimo Teodori

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