martedì 20 aprile 2010

Divorzio breve

Ascolto su Radio Radicale una trasmissione in cui si parla del testo base sulla riduzione dei tempi per ottenere il divorzio depositato in Commissione Giustizia della Camera dal relatore Paniz (PdL) nella seduta del 13 aprile scorso e del conseguente comunicato stampa della deputata radicale eletta nel PD onorevole Rita Bernardini (membro della suddetta Commissione) e della Lega Italiana per il Divorzio Breve.
Condivido il punto di vista dei Radicali Italiani sul testo base presentato da Paniz. I Radicali, infatti, tramite l'avvocato Alessandro Gerardi (Tesoriere della Lega Italiana per il Divorzio Breve) e la Bernardini, hanno dichiarato che il testo base di Paniz "costituisce l'ennesimo compromesso al ribasso e discrimina fortemente chi non è religioso e chi non ha figli".
Hanno inoltre fatto la seguente dichiarazione:
"L'articolato, com'era prevedibile, strizza l'occhio alle pretese illiberali del clero cattolico non riconoscendo la possibilità alla coppia di chiedere e ottenere direttamente il divorzio, senza passare attraverso un preventivo quanto inutile periodo di separazione legale. Inoltre è discriminatorio laddove riduce il termine interlocutorio di separazione a un anno per chi non ha figli minori, mentre in caso contrario lo porta a due. È appena il caso di ricordare che in questa legislatura i radicali eletti nel gruppo del PD hanno presentato una proposta di legge davvero risolutiva con la quale viene stabilito un principio per noi irrinunciabile ossia che, in alternativa alla separazione, per la coppia in crisi irreversibile il divorzio deve poter essere possibile fin da subito.
La Commissione Giustizia, a maggioranza dei suoi membri, ha deciso, in modo alquanto discutibile, di non calendarizzare insieme agli altri quel nostro disegno di legge a prima firma Farina Coscioni. Ora pertanto non ci resta che tentare di migliorare, per quanto possibile, questo testo base presentato dal relatore Paniz, consapevoli del fatto che oramai i cittadini interessati al divorzio non accettano più il significato della separazione".
Fino a quando non comprenderemo che l'istituto giuridico del matrimonio va semplicemente e radicalmente abolito, mi pare giusto limitare i danni dovuti al fatto che l'istituto in questione esiste.
Qui di seguito riporto il testo base in questione.
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Disposizioni in materia di separazione giudiziale tra i coniugi.
PROPOSTA DI TESTO UNIFICATO DEL RELATORE
Art. 1.
1. Al secondo capoverso della lettera b) del numero 2) del comma 1 dell'articolo 3 della legge 1o dicembre 1970, n. 898, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modifiche:
a) al primo periodo le parole: «tre anni» sono sostituite dalle seguenti: «un anno»;
b) dopo il primo periodo è inserito il seguente: «in caso di presenza di figli minori, il termine di cui al periodo precedente è di due anni»
Art. 2.
1. All'articolo 191 del codice civile è aggiunto, in fine, il seguente comma:
«Nel caso di separazione personale, la comunione tra i coniugi si scioglie nel momento in cui, in sede di udienza presidenziale, il presidente autorizza i coniugi a vivere separati».

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